La storia
Il nome
Il giuramento e battesimo del corso
A tale cerimonia inizialmente presenziavano la madrina del corso (di solito scelta tra le mogli degli Ufficiali del quadro permanente) e un certo numero di Ufficiali Piloti che fungevano da “padrini”‘ di volo dei singoli allievi. Successivamente il corso si disponeva in circolo con i padrini alle spalle mentre la madrina, ponendosi al centro del cerchio, liberava un palloncino rosso su cui era scritto il nome del Corso. Al palloncino era appesa l’orifiamma con i colori del Corso e i nomi di tutti gli Allievi: l’ascesa dell’orifiamma verso il ciclo rappresentava simbolicamente il volo degli Aviatori.
Attualmente questa cerimonia, uno degli eventi più importanti della vita dell’Accademia, ha luogo in primavera alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Dal 1993 la consegna del gagliardetto al Capocorso avviene tramite i Padrini degli omonimi corsi precedenti. La cerimonia rappresenta un suggestivo momento di incontro tra generazioni diverse, favorendo l’instaurarsi di un clima di vicinanza e solidarietà in cui l’emozione dei Padrini e dei pinguini (così sono definiti gli allievi del primo anno che, se pur “volatili”, non hanno ancora conseguito le ali) diviene palpabile e indimenticabile. Il 28 Aprile 1975 si è celebrato il giuramento e battesimo del Corso Pegaso III alla presenza del Capo dello Stato Presidente Leone. L’evento resterà uno dei ricordi più suggestivi dell’intera vita aeronautica di coloro che vi hanno preso parte, insieme alla consapevolezza di aver dato continuità e lustro ad una tradizione che ha visto la prima generazione del Pegaso varcare i cancelli della Regia Accademia Aeronautica nel lontano ottobre del 1935.
Il gagliardetto di corso
I gagliardetti sono esposti in Accademia Aeronautica, quelli della prima generazione presso il Parlatorio Allievi, mentre quelli delle generazioni successive sono conservati nel corridoio storico in prossimità della Cappella dell’Istituto. La tradizione vuole che nel corso della cerimonia del Giuramento e Battesimo tutti i gagliardetti sfilino in parata prima degli Allievi. Sul gagliardetto del Corso Pegaso III campeggia il mitologico cavallo alato ritratto su una coltre di nuvole ed illuminato da un fascio di luce che rappresenta gli alti valori spirituali e morali a cui si ispirano i membri del corso; in basso il motto dei Corsi Pegaso “Cum pennis cor”
Cum pennis cor
Le orifiamme dei corsi
Ciascuna reca l’iniziale e il colore del corso cui si riferisce e viene issata per la prima volta quando al termine della prima selezione al volo gli Allievi del Ruolo Naviganti rientrano in Accademia dalla scuola di pilotaggio e si uniscono ai colleghi di corso degli altri ruoli.
ln occasione dei primi corsi i colori dell’orifiamma corrispondevano al colore assegnato al corso stesso.
Successivamente si decise di far uso di soli quattro colori: blu, giallo, rosso e verde, i colori degli emblemi delle quattro Squadriglie (la 10a Squadriglia Farman, la 91a Squadriglia da Caccia, la 10 a Squadriglia da bombardamento Caproni e la 87a Squadriglia Aeroplani) che costituiscono lo stemma araldico dell’Aeronautica Militare. Così il colore assegnato al Corso Pegaso III è stato il giallo. A partire dalla sesta generazione si riprenderanno i colori originali dei corsi, il colore del Pegaso VI sarà l’arancione.
Nelle occasioni più importanti vengono issate sui pennoni del campo sportivo le orifiamma di tutti i corsi, compresi quelli non presenti in Accademia.
Si tratta di orifiamma particolari, di colore blu, più grandi di quelle ordinarie, che riportano per intero il nome del corso scritto a caratteri maiuscoli bianchi.
L'anello di corso
Originariamente l’anello veniva donato dalla madrina, in ricordo del corso da lei “protetto”. Successivamente ogni corso lasciò un esemplare del proprio anello all’Accademia per essere custodito nella raccolta storica dell’Istituto.
Questa tradizione, tra le più antiche e cariche di significato, si è interrotta già a partire dalla terza generazione quando alcuni corsi decisero di rinunciare all’onere di finanziare l’anello. Anche il Corso Pegaso III decise, al terzo anno di Accademia, di non fare l’anello di Corso.
Nel 1994, in occasione del giuramento del Corso Pegaso IV, un gruppo di ufficiali del corso decise di riprodurre l’anello che il Duca Amedeo d’Aosta aveva regalato agli allievi del primo Corso Pegaso di cui era il padrino. Un membro del Pegaso I fornì un esemplare dell’anello per essere riprodotto a cera persa.
Dell’anello, in oro, sono state prodotte alcune decine di esemplari.